sabato 5 aprile 2008

Intervista a Bill su BILD.de 03.04.08//Versione completa dell'intervista su Bill di Vanity Fair n°15//Tokio Hotel TV n°20//News//Nuovo libro Tokio Hot

ciau! cm va? cmq qst è tutto su bill cmq io ho un dubbio come fanno ad intervistarlo se nn può parlare x 10 giorni?? bo nn è k risponde cn la lavagnetta k gli ha regalato tom??e lui k fine ha fatto canterà o no?? vabbè trpp dubbi ora iniziamo!!



Per i lettori di BILD, Bill ha risposto alle domande più importanti sulla sua operazione tramite e-mail.



BILD: Bill, come ti senti?


Bill: "Beh , ho passato momenti migliori. Sono veramente contento di avere già fatto l’intervento. Ma ho certo ancora paura per la mia voce per le probabili conseguenze. Per me tutto ruota intorno alla mia voce. Dolore, non ne ho in realtà."



BILD: Come hai passato l'operazione?



Bill: "Quando mi hanno anestetizzato, prima dell’intervento,i medici erano già intorno a e ho iniziato veramente a farmela sotto, pensavo che l’anestesia non agisse e che nonostante ciò mi avrebbero operato. La paura era di non essere veramente così intontito e di sentire che qualcuno trafficava nel mio collo. Ma,subito dopo aver pensato questo, ho perso coscienza, l’anestesia ha agito.



BILD: Com’è stato, dopo, rivedere tuo fratello gemello Tom (18) ?



Bill: Tom è venuto a trovarmi nella camera del risveglio, avevo ancora un ago gigantesco della flebo nel braccio. Siccome sia io che Tom abbiamo una fobia per gli aghi,è stato molto dura per entrambi trattenere le risate,non ho potuto ridere purtroppo(povero!!). Inoltre indossavo un camice bianco così spaventoso e un’orrendacuffia verde in testa , chissà che aspetto avevo e che cretinate ne sarebbero uscite”



BILD: Cosa farai oggi?



Bill: "Ho proprio appena finito di vedere il film “intervista con il vampiro”. Se non guardo i DVD , Tom in un attimo è e sta sempre con me perché sa subito quello che voglio dire.Se qualcuno mi fa una domanda, basta solo che dia un’occhiata a Tom e lui risponde quasi esattamente come avrei fatto io. Senza Tom, avrei sicuramente già una tendinite per il troppo scrivere."



BILD: Dovrai tornare spesso in clinica?



Bill: "Devo tornare per il controllo ancora un paio di volte e poi posso iniziare la mia riabilitazione .”









Versione completa dell'intervista su Bill di Vanity Fair n°15Io nello scorso post avevo messo il pezzettino (era quello che era disponibile su internet)Ma la versione completa usciva giovedì...quindi adesso vi metto tutto...Bill Kaulitz parla







"Ho paura"Il cantante dei Tokio Hotel parla della sua corda vocale spezzata, del sesso con le groupies e del suo funeraleUna regola d’oro per un giornalista è quella per cui intervistare un diciottenne è come estrarre latte da pietre. Con Bill Kaulitz è diverso. Sia che si parli del primo bacio o della sete di gloria: spesso schernito come la star più effemminata, il cantante parla in modo molto più eloquente di molti veterani tedeschi dello show business. Vanity Fair ha incontrato Bill Kaulitz appena prima della sua operazione e dopo l'intervento l'ha contattato attraverso e-mail.



Vanity Fair: Signor Kaulitz, come si sente dopo l'operazione alle corde vocali?



Bill Kaulitz: Bhè, come uno a cui è appena stata spinta nel collo, in modo molto gentile, una guida metallica con delle piccole lame per recidere le corde vocali sotto anestesia totale. Chiunque può immaginare la sensazione. Cavolo, sono contanto di essermelo lasciato alle spalle. Ma ho ancora paura per la mia voce e, oltretutto, ho i rimorsi per i concerti annullati.



VF: Quanto tempo dura la cura?



Bill: Dopo l'operazione non mi è consentito parlare per 12 giorni, poi dovrò fare 4 settimane di riabilitazione della voce. E non vedo l'ora!



VF: Parliamo dei suoi inizi [Per tutta l'intervista, il giornalista gli dà del Lei]. Si dice che la creatività derivi dal ricordo del dolore e delle offese. Quali sono i suoi?



Bill: Il più grande dolore è stata la separazione dei miei genitori. Avevo 7 anni e non capivo. Questo mi ha influenzato molto. Nel nostro primo album c'è una canzone che parla di questo. Si intitola: "Gegen meinen Willen" (Contro il mio volere).



VF: Si sa che il suo patrigno Gordon Trümper è un insegnante di chitarra. Cosa fa suo padre biologico?



Bill: E' un camionista e vive ad Hannover.



VF: Quando Lei aveva 8 anni, la sua famiglia si è trasferita da Magdeburgo nel paese di 700 anime di Loitsche. Come ha vissuto questo trasloco?



Bill: Mi sono sentito malissimo perchè non sono una persona da campagna. Potete immaginare come io e Tom attiravamo l'attenzione lì. Ci sqadravano come se fossimo stati una sottospecie di alieni, che non ci stanno molto di testa. Anche la scuola era terribile. Ogni mattina dovevamo svegliarci alle 6.30 e prendere il bus per Wolmirstedt e appena prima delle 17.30 eravamo a casa. Lo odiavo! E poi, sempre le stesse facce a scuola. E' stato il periodo più brutto della mia vita.(bhe cm me ma amo la scuola xdxd)



VF: Come hanno reagito gli insegnanti ai fratelli Kaulitz?



Bill: Io e Tom siamo stati insieme solo fino alla settima classe [la nostra seconda media]. Poi per punizione ci hanno separati. E' stato come aver preso uno schiaffo in faccia e questo mi ha molto segnato. Fino ad allora avevamo davvero fatto tutto insieme. Siamo gemelli identici e siamo estremamenti legati. Ovviamente ci difendavamo dai rimproveri disciplinari, ma gli insegnanti dicevano che si sarebbero opposti a noi due perchè eravamo dei gran casinisti. Non ero uno che spettegolava e andava a spifferare tutto. Sono sempre stato uno che si fa sentire. Mia mamma veniva convocata a scuola ogni due giorni.



VF: Si dice che la Sua specialità fosse contestare i voti dei test se questi non venivano consegnati in tempo. Come faceva a sapere che poteva farlo?



Bill: Ho sempre saputo che non avevo bisogno della scuola perchè sarei diventato un cantante. Dal momento che i miei insegnanti si innervosivano per questo, io giustamente facevo valere i miei diritti. Sapevo bene cosa potessi fare e cosa no. Avevo alcuni insegnanti che proprio non lo erano. Alcuni si rifiutavano di dirmi buon giorno perchè avevo i capelli così e mi mettevo lo smalto nero. Dicevano che non potevo andare così a scuola. Alcuni non volevano nemmeno farmi lezione a causa del mio aspetto. Da lì è uscito il modo di dire: "Der Kopf ist nicht nur für schicke Haare da" (La testa non è fatta solo per farsi i capelli)(poverino!!!ueee cmq anke io faccio fvalere i mie diritti a scuola !!infatti sn sempre nei casini!! vabbè almeno mi rispettano!). Ero un anti-studente e non mi facevo mai sconfiggere.


VF: Com'erano i Suoi voti?


Bill: Sì, avevo sempre la media dell'1.8. Questo faceva innervosire tantissimi i miei insegnanti.


VF: Gli insegnanti potevano attaccarLa?


Bill: Di solito no. Non ero un idiota. Avevo una grandissima fiducia in me stesso. Andavo a scuola perchè sapevo bene che tutti mi guardavano e gli insegnanti sparlavano. Mi ha sempre divertito. Volevo attirare l'attenzione col mio stile. La gente doveva parlare di me.(è ciò k penso io >)


VF: Ha da poco terminato la Realschule attraverso la scuola a distanza. Quant'è importante saper distinguere un'omelette da Amleto?


Bill: Bhè, chiunque dovrebbe sapere la differenza. Ma complessivamente la scuola manca di individualismo. Perchè studiare la matematica, quando so che non mi servirà più in vita mia? All'ottava classe [terza media] ho scelto musica [In Germania alcune materia sono facoltative e si può scegliere quali lezioni frequentare n.d.t.]. Lì mi hanno fissato tutti con facce stupite. Ma abbiamo solo imparato a memoria la vita di qualcuno - ispirazione zero. Avevo sempre dei voti scadenti in canto perchè dovevo cantare qualche canzonetta popolare. Che orrore!(ti capisco bill xò io a musica prendo ottimo! vabbè è vero qst della matematica !!!)


VF: Nel Suo caso è valsa l'idea di farla finita, che la musica era il biglietto per fuggire dalla vita miserabile della provincia?


Bill: Sì, c'ho sempre pensato: uscire semplicemente da quel posto miserabile dove ognuno sa tutto di tutti! La cosa peggiore che potesse esserci per me era un giorno della settimana. Odio i giorni feriali. Perciò con i Tokio Hotel ho fatto la cosa giusta. Ogni giorno è diverso: nuova città, altra gente.


VF: Grazie ai paparazzie e ai cossiddetti "appassionati di giornalismo" Lei oggi è sempre sotto osservazione. Per lei è un'imposizione o una vera soddisfazione?


Bill: Da piccolo fantasticavo che le mie azioni fossero registrate da delle telecamere. Volevo infinita attenzione. Oggi ho realizzato il mio sogno da bambino. E quindi non posso lamentarmene.


VF: Per Lei c'è qualcuno di importante come Tom?


Bill: No. Questo va oltre ogni immaginazione. Non riesco nemmeno ad immaginare la mia vita senza Tom. E' impossibile descrivere quanto siamo legati. E' qualcosa di sovrannaturale. Pensiamo le stesse cose e sognamo spesso la stessa cosa. In genere non abbiamo nemmeno bisogno di parlare.


VF: Molti gemelli percepiscono la loro simbiosi come una tortura e talvolta arruvano addirittura ad immaginarsi scene del delitto.


Bill: Naturalmente litighiamo anche. E quando succede, la lite è furibonda. E' vero che litighiamo e ci picchiamo sul serio. C'è stato un anno in cui eravamo in una camera d'hotel e ci siamo picchiati con delle sedie. Comunque, in genere non serbiamo rancore. Sbattono le porte, spariscono tutti e dieci minuti dopo già ci riparliamo.(ti capisco io litigo così cm mia sorella)


VF: Chi ti rispecchia di più: il Bill al naturale o quello truccato?


Bill: Sicuramente quello truccato. Il Bill al naturale per me è come una maschera. Se non fossi famoso, andrei comunque in giro così. Questo mi rispecchia totalmente.


VF: Chi La vede nella Sua "versione originale"?


Bill: La mia famiglia. E' sempre stato così.


VF: I ragazzi famosi sono i tipi di artisti che si bruciano più rapidamente. Perchè più crescono d’età più si distruggono. Di tanto in tanto se la sentirebbe di “danneggiarsi”, per far sì che la Sua immagine resti interessante?


Bill: E' sicuramente bello mostrare che non si è perfetti, ma non mi danno l'anima per farlo. E' una brutta cosa programmare una cosa simile in modo che le fan non scappino. Quello che odiavo fin dall'inizio erano le band dei vecchi tempi o le case discografiche che volevano spiegarmi come funzionava tutto questo. Non c'è un consiglio per cose del genere! Nei nostri primi incontri con la casa discografica volevano darci una stylist che doveva lavorare sui nostri look. Io ancora oggi non ho una stylist che mi dica cosa indossare. Sarebbe un'imposizione per me. Siamo noi a decidere anche tutti i concerti e tutti i contratti perchè penso che sia una bruttissima cosa non essere determinati.


VF: Chi si può permettere di dirLe di no?


Bill: Sul lavoro: nessuno. Nè il management nè la casa discografica. Gli unici che ancora ascolto sono i miei migliori amici e la mia famiglia. Mia mamma può dirmi: "Bill, non farlo!" e io ci penserei su.


VF: I Suoi genitori cercano ancora di farLe da genitori?


Bill: Devo dire che nostra madre non ha mai fatto una cosa del genere. Fare i compiti era opzionale. Ci lasciava i nostri spazi, ma allo stesso tempo badava a noi. C'è una grandissima confidenza fra noi. Siamo come amici. Non c'è praticamente nulla che non direi a mia madre. E non ho mai avuto un segreto di cui lei non fosse a conoscenza. Quando per la prima volta sono arrivato a casa ubriaco lei mi ha detto cosa ne pensava, ma io non dovevo aver paura di lei.


VF: Sua mamma Le chiede di lasciar sciolti i capelli almeno a Natale?


Bill: No, non le importa molto. Mi sono tinto i capelli per la prima volta quando avevo 9 anni. Erano un misto di verde, blu, bianco e nero. Mi sono fatto il piercing al sopracciglio quando avevo 13 anni. Era davvero poco convinta.


VF: Durante i vostri concerti, circa 200 ragazze svengono dall'estasi. Sollevano poster con slogan del tipo "Fick mich durch den Monsun (Scopami attraverso il monsone)". Come ci si sente a sapere che milioni di ragazze hanno fantasie sessuali su di Lei?


Bill: Ad essere sincero non ci penso molto. A volte ci guardiamo e ridiamo perchè non riusciamo ad immaginare che qualcuna abbia i nostri poster sui muri. Ma ho sempre pensato che fosse una figata appendere i poster di qualcuno alla parete. In passato, mi sono spesso seduto nella mia stanza pensando a che stesse facendo il mio idolo Nena, dove fosse e che stesse pensando. Non riesco a credere che altre persone ora si siedano in camera pensando a me. Per me sono normalissimo, tra di noi non siamo speciali. Non ci rendiamo conto di chi siamo.


VF: Quante volte pensa a se stesso in terza persona?


Bill: A volte, ma per caso. Quando non sono motivato a fare qualcosa, penso: "Bill dovrebbe farlo comunque perchè è per la band".(cm me ma sl qnd voglio provocare mia mamma!! è bulo vedere cm si innervosice !!)


VF: Il Suo sangue freddo durante le apparizioni pubbliche sembra soprannaturale ad alcune persone. C'è differenza tra il personaggio di Bill e il vero Bill?


Bill: Si tengono delle cose per sè. Ma a parte quello non ci sono delle grandi differenze. Gli ultimi tre anni sono stati una corsa sfrenata senza pause. Non c'era una pausa quando arrivavi da qualche parte, nè avevi del tempo per te. Anche in tour avevamo telecamere attorno a noi, 24 ore su 24. Come puoi sperimentare qualcosa che subito dopo poche ore tutti vengono a sapere? Ma questo è sempre stato quello che volevo. Così devo conviverci.


VF: Tutti quelli che invidiamo raramente si sentono invidiati. Qual è al cosa che più innervosisce nell'essere Bill?


Bill: Il problema principale delle persone come me è al fiducia. E' difficile per me credere in qualcuno e lasciarmi andare. Durante gli anni passati non mi sono fatto nessun amico nuovo nè mi sono innamorato. Quando incontro qualcuno, sto molto attento, sono scettico e i chiedo: "Cosa c'è dietro?". Sfortunatamente, spesso capita che uno incontri delle persone che si scopre essere strane o dicano qualcosa alla stampa. Se non fossi così famoso, probabilmente mi sarei innamorato di qualcuno che conosco da tanto tempo.


VF: Chi è che L’ha tradita di più?


Bill: Non mi lascio mai andare così tanto da permettere a qualcuno di farlo. Porto uno scudo. Uscire e conoscere qualcuno senza dire niente a nessuno prima è la cosa più importante che tu possa fare. Inoltre la mia vita attuale è quella che ho sempre voluto.


VF: Il problema della fiducia è la ragione per cui le star spesso escono con le star?


Bill: Sì. Angelina Jolie non deve preoccuparsi che Brad Pitt al usi solo per diventare famoso. Una celebrità preferisce qualcuno che ha la stessa vita e vive come lui. Le mie ragazze non hanno mai capito perchè andavo nella nostra stanza di registrazione nel doposcuola e perchè preferivo esibirmi nei locali nel weekend piuttosto che sedermi di fronte alla TV con loro. (bhe i ti capisco dopo tutto qst è ciò k mi fa fare mia madre la quale è cm un menager!! dv provare cn la band poi forse vao a new york x fare la battaglia tar bend evvai!! è bella qst vita!)Ovviamente oggi è molto più difficile. Chi è che vorrebbe vivere una tale vita con te? E ovviamente quella persona dovrebbe anche capire che tu non puoi uscire da questa vita.


VF: Quando si è innamorato l'ultima volta?


Bill: Tre anni e mezzo fa. Non ho trovato il grande amore. Non credo che tutti lo trovino. E anche se così fosse, solo una volta. Nella mia situazione avrei bisogno di molta fortuna per trovarlo.


VF: Con i 18 anni non preferirebbe provarci con tutte?


Bill: Non lo so. Nella mia vita preferirei trovare il grande amore piuttosto che provarci con tutte. Voglio condividere il poco tempo che ho con qualcuno che io so essere l’unica per me!


VF: Ha già detto “Ti amo” ad una ragazza?


Bill: Sì, ma non lo provavo. Avrei dovuto dire “Mi piaci”. Più riesco, più colgo queste differenze più seriamente. Tom probabilmente dice sempre “Ti amo” ad una ragazza per portarsela a letto.


VF: Entrate in competizione per le stesse ragazze?


Bill: Ci piace lo stesso tipo. E le nostre ragazze erano sempre amiche. Era terribile perché si attaccavano sempre a noi. Il nostro primo bacio è stato con la stessa ragazza. Tom è stato il primo. Il giorno dopo lei ha iniziato a baciarmi, poi entrambi l’abbiamo mollata. Oddio, che schifo – il primo bacio è sempre terribile.


VF: Quanti anni aveva allora?


Bill: 11. Lei aveva 3 anni in più ed aveva esperienza.


VF: Quand’è che Tom ha fatto sesso per la prima volta?


Bill: Aveva 14 anni, se mi ricordo bene.(io credo k era a 13 anni)


VF: Si dice che Tom corra dietro alle ragazze come non mai.


Bill: Gli lascio fare quello che vuole. Quello ha il coraggio di cambiare ragazza ogni notte. Io non potrei mai farlo. Ma noi siamo sempre stati diversi in questo.


VF: Il Suo collega Robbie Williams una volta ci ha detto che ci sono due tipi di groupies in Germania: un tipo vuole fare una foto mentre fa sesso per avere una prova da mostrare alle sue amiche, l’altro tipo chiederebbe: “Robbie, sei sicuro che i tuoi sentimenti per me siano veri?”

durante il sesso.


Bill: Anche Tom mi dice questo. Dato che siamo molto in viaggio non mi porto a letto nessuna. Mi disgusta avere qualcuno che nemmeno conosco nel mio letto ogni notte. Ancora non sono arrivato a questo punto. Non avrei mai la confidenza di portare una ragazza in camera mia per una notte. L’unica cosa privata che si ha in tour è la propria camera d’hotel e lasciare che qualcuno ci dorma la notte – no, sarei molto scettico.


VF: Ha già fatto sesso?

Bill: Voglio che questo resti un mio segreto.


VF: La sorprende il fatto che alcune persone pensino che sia gay?


Bill: Non proprio, la maggior parte dei loro ha questo modo di pensare: “Trucco + pettinatura curata = gay”. Volevo smentire quest’affermazione. Ognuno può fare ciò che vuole. Una cosa non deve necessariamente avere a che fare con l’altra.


VF: Che cosa farebbe se fosse una ragazza per un giorno?


Bill: Di sicuro non familiarizzerei con Tom.


VF: Ma?


Bill: Oddio, che farei? Probabilmente le stesse cose che faccio ora perché non distinguo le due cose.


VF: Che cosa vorrebbe proibire alle ragazze?


Bill: Di non essere gelose perché al gelosia è molto importante. Quando sono innamorato immediatamente pretendo di avere tutto e non la lascio più andare. Mi farebbe impazzire se la mia ragazza mi dicesse: “Bill, non mi importa di tutte quelle ragazze urlanti, mi fido ciecamente di te”.


VF: E’ mai stato tradito?


Bill: No. Neanch’io ho mai tradito qualcuna. La fedeltà è la cosa più importante per me.VF: Cosa faceva irritare le Sue ragazze?Bill: Parlo a voce molto alta. Tutto il giorno. E sempre con mani e piedi. E non lascio mai parlare le persone. Tutti si irritano per questo mio atteggiamento.


VF: Cos’è più difficile: amare qualcun altro o amare sé stessi?


Bill: Sé stessi. E’ molto difficile accettare ciò che sei. Ci sono innumerevoli momenti in cui sono insicuro e mi piacerebbe scavare una fossa per sotterrarmi, coprirmi con una coperta e star lì per un anno. A volte sono contento del fatto che andiamo sempre di fretta e abbiamo un concerto dopo l’altro. In questo modo non si ha tempo per pensare molto. Semplicemente non si ha tempo per la solitudine.


VF: Potrebbe ancora fare a meno della “VIP-sitter” [E’ una persona che si occupa di svolgere le commissioni alle persone famose. N.d.t.]?


Bill: Non posso andare dal fornaio. Per quello ovviamente può andarci chiunque altro, ma ogni giorno c’è il problema che sono incredibilmente perfezionista. Non riesco a lasciarlo fare agli altri. E’ anormale – e va peggiorando. Tutto deve essere messo a posto in ogni singolo dettaglio perché ho bisogno di sapere esattamente cosa potrebbe accadere, altrimenti impazzisco. Anche Tom è sempre molto stressato per questo. Anche se paghiamo tantissime persone per toglierci il peso di alcune cose. Ma siamo noi che abbiamo creato tutto questo per cui è difficile per noi quando altre persone interferiscono con i Tokio Hotel.( io sn cm lui voglio k tutto sia perfetto altrimeti poi...)


VF: Controlla anche le Sue finanze da solo?


Bill: Sì. Lo facevo già quando avevo 13 anni. Ho accesso a tutti i conti e li controllo proprio come controllo la mia carriera.


VF: Sa quanti milioni ha?


Una donna con una cartelletta della casa discografica urla da vicino: “Non si parla di soldi!”


VF: Quand’è che comprerà ai Suoi genitori una villa?


Bill: Appena ne avrò le possibilità. Di sicuro voglio vivere insieme ai miei genitori. Siamo molto vicini, non lo troverei uno sforzo. Non ci sono limiti per cui direi “Oddio, ora per favore esci!”.


VF: Supponiamo che Lei venga rapito. Quale sarebbe una somma di riscatto ragionevole?


Bill: Tutto quello che i miei amici riescono a mettere insieme. Ovviamente alla fine dovrebbero riavere indietro i loro soldi.


VF: Cosa pensa del declino di Britney Spears?


Bill: Posso capire che cose del genere possano capitare, dato che vivo la stessa vita. Probabilmente altre persone pensano: “Ha i soldi, ha ottenuto tutto, perché non si rilassa e basta?”. Non potrei mai immaginare me stesso come un solo artista e viaggiare sempre da solo. Non mi fido abbastanza di me stesso per essere sottoposto alle pressioni da solo.


VF: Nel 1991 Madonna ha detto: “Sarò felice solo quando sarò famosa quanto Dio”. E’ d’accordo?


Bill: Di sicuro è una dichiarazione divertente. Ma posso assolutamente capirla perché non c’è mai una fine. Non puoi dire solo: “Bhè, ora sono famoso in Germania e mi basta”. Aspiri ad essere il più famoso possibile ovunque. Anche se fossi incredibilmente ricco e possedessi la mia isola personale, andrei comunque avanti. E’ vero: la fama è una droga. La disintossicazione sarebbe un flop, difficilmente sarei in grado di reggerla.


VF: Se le droghe non fossero illegali: quale Le piacerebbe provare?


Bill: Qualcosa di rilassante che mi porti a non sentire più il bisogno di avere sotto controllo ogni cosa.


VF: E’ una star nei Suoi sogni?


Bill: Una volta ho fatto un incubo: ero sdraiato sul letto, in una stanza di vetro e attorno a me c’erano tutti fotografi che mi scattavano una marea di foto. Ho detto al nostro team: “Merda, merda, non potete farli uscire?”. Ma un ragazzo ha detto: “No, non posso farlo. Avevi un appuntamento e hai dormito troppo”. Ma non sono mai mancato ad un appuntamento. Ho sempre tre sveglie, in modo che non dormi troppo. E sono sempre puntuale.


VF: Perché nessuno L’ha mai vista ballare?


Bill: Non ballo mai. Mi siedo semplicemente in un angolo – a meno che non sia ubriaco fradicio. Allora lo faccio. Penso che ballare sia una cosa da ragazze. Anche se potrebbe suonare un po’ plebeo: solo le ragazze devono ballare dappertutto.


VF: A volte pensa al Suo funerale?


Bill: Devo ammetterlo: sì. Anche i miei amici che hanno la mia età ci pensano. Immagini chi sarà lì e chi piangerà davvero per te.


VF: Che musica dovrebbero suonare al Suo funerale?


Bill: “Magic Dance” di David Bowie dal film “Das Labyrinth” .E’ una canzone molto divertente e “Das Labyrinth” è un film della mia infanzia che ancora oggi amo alla follia.


VF: Cosa indosserà nella Sua bara?


Bill: Sarò vestito tutto di nero e con una giacca di pelle. Il mio ultimo desiderio sarà sicuramente che i miei capelli siano perfettamente acconciati. Spero che avrò ancora abbastanza capelli, altrimenti qualcuno mi dovrà sicuramente mettere una parrucca in testa. (By Seipht)






NUOVO SINGOLO"Don't Jump" è il nuovo singolo di Olanda (in uscita oggi,il 4.4.08)
e Repubblica Ceca (8.4.08). NUOVO LIBRO DAL 16 APRILE

Tokio Hotel, dal 16 aprile in libreria la biografiadi Bill Kaulitz e della band tedesca ROMA (3 aprile) - "C’era una volta una band di ragazzi: l’inizio. Bill e Tom erano scioccati! Avevano sempre vissuto a Magdeburgo e lì avevano cominciato a fare musica. Bill aveva cominciato a scrivere canzoni mentre Tom strimpellava le prime note sulla sua chitarra. E i due piccoli talenti potevano già vantarsi di essersi esibiti davanti a un pubblico. Anche se avevano solo otto anni." Inizia così la biografia dei quattro ragazzi che fanno impazzire migliaia di giovanissimi. Bill Kaulitz e la sua prima volta sul palco. Tom, insieme a lui e un sogno da realizzare: diventare una band che fa sognare. Il sogno si è realizzato. Tom, Bill, Gustav e Georg diventano i Tokio Hotel. Sold-out nei palazzetti dove si esibiscono, migliaia di fans in tutto il mondo sull'onda delle note struggenti delle loro canzoni. Finalmente la storia dei Tokio Hotel trascritta bianco su nero in una biografia inedita che svela i più profondi segreti dei Tokio Hotel. "Michael Fuchs-Gamböck, Thorsten Schatz, Tokio Hotel" (11,90 euro, Fanucci), 240 pagine di dichiarazioni e indiscrezioni. Otto le pagine con le foto degli artisti, più un poster a colori di grandi dimensioni per il volume della collana "Teens Varia" che uscirà nelle librerie il 16 aprile. Gli inizi. Il trasferimento con mamma Simone e il patrigno Trümper in un paesino. Ecco un'anticipazione del libro: "I gemelli Kaulitz si trasferirono, insieme alla madre Simone e al loro patrigno Gordon Trümper, da Magdeburgo, città di duecentotrentamila abitanti, nel piccolo paesino di Loitsche, di sole ottocentocinquanta anime; per i gemelli non fu per niente divertente".I Tokio Hotel hanno venduto più di tre milioni di album e dvd nella sola Germania, diventando la band di maggior successo nel paese e vincendo premi e dischi d'oro e platino. I due album dei TH – Schrei (Urlo) e Zimmer 483 (Stanza 483) pubblicato di recente, sono balzati al primo posto nelle classifiche e così anche i quattro singoli. Tra i riconoscimenti ottenuti World Music Awards, l'Eins Uve Krone Awards, l'European Borders Breaker Awards, l'Echo Awards, e il premio come Migliore Video per Der Letzte Tag. Recentemente i fans dei Tokio Hotel hanno gridato il loro affetto per il cantante Bill Kaulitz operato alle corde vocali per una cisti.Operazione che ha costretto la band tedesca ad annulare molte date. Tra queste anche quelle italiane di Bologna, Torino e Roma.