venerdì 7 settembre 2007

tokiohotel in habbo!!tutto su bill!!

ciao scusate se aggiorno di nuovo ma ora ho trovato notizie cmq iniziamo!!

















Traduzione Teen.Divertenti , Pazzi e nonstante cio' cosi carini.!

Alcune persone per il modo di vestirsi sono chiamati dei buffoni.Ma per te sono dei maschi piu' sexi di tutto il mondo ecco Alcuni esempi.


Bill Kaulitz : La mia ispirazione sono i vampiri.

Bill si merita il titolo del maschio piu' strano nella musica.Tante persone penasano che e una femmina e grazie a questo molti lo prendono per un gay. Ma lui dice che ama le ragazze e che il suo image rispecchia la sua personalita'.Il suo colore naturale dei capelli e biondo ma da alcuni anni si tinge i capelli di nero.Ha due piercing nella lingua e nel sopraciglio. E un tatuaggio FINTO logo Tokio Hotel sul collo.


Carattere: Spontaneo, sicuro di se'stesso , ostinato , allegro e pazzo!Anche se sembra una persona chiusa , in realta' e molto aperto :)Ama gli animali specialmente i cani , ma ha paura dei insetti specialmente dei ragni.Ascolta Nena e i Green Day e la sua canzone preferita e 'Boulevard of Broken Dreams'.La suola per lui e un incubo! ma se dovesse scegliere le materie preferite sarebbero: Tedesco e Arte. Adora scrivere i testi , fare musica e festeggiare.Durante il primo appuntamento con una ragazza era molto nervoso e tremava tutto.Allora aveva solo 13 anni. Per caso ha rovesciato la Coca-Cola e quando si volevano baciare Bill per caso l'ha baciata nel naso.!Regolarmente perde molte cose fino ad ora ha perso 3 cellulari e 2 i-pod.Nel ballo non ha talento ha due piedi sinistri. Per questo canta e scrive i testi , ha scritto Leb die sekunde al eta' di 10 anni. E questo anche il suo motto.Al eta' di 13 anni si e fatto un tautaggi e poco dopo 2 piercing. Nel tempo libero disegna , progetta i vestiti per la propria colezzione. Crede che bisogna vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo.


Suo Stile: Spesso porta i giubotti di pelle e t-shirt nello stile Rock.Mette lo smelto nero , spesso fa il franch manicure [nero e bianco]Ha molti bracciali , anelli della marca Tazuma , ama le scarpe da cow boy.L'idea per questo stile e venuta fuori durante Halloween quando si e vestito da vampiro.Ogni mattina ho bisogno di 2 ore per il make up completo.(come me siamo due gocce d'acqua xdxd

Capelli lunghi solo per le femmine ?Vi sbagliate. Al cinema , a scuola e nelle pubblicita' i ragazzi hanno i capelli lunghi."Ormai e di moda" dice il parucchiere Shan Rahimkhan.Gli esperti hanno dato anche il nome a questo tipo di accociatura , si chiama "Out-of-bed-look". Cosi si chiama perche' i capelli sembrano come appena usciti dal letto. Nel immagine Bill Kaulitz dei Tokio Hotel.+

NEWS.
+ Tokio Hotel su habbo Dicevano che Georg e vergine , Tom diceva che le ragazze italiane sono belle ma le deve ancora provare , il prossimo concerto in Italia lo faranno nel 2008 , parlavano anche del nuovo DVD. In somma niente di speciale x)http://www.youtube.com/watch?v=-W8Zjsvtfs0

+ Dicono che Enrique Iglesias ha copiato il video dei THGuardate. http://pl.youtube.com/watch?v=X86S5oZzzh4+ Tokio Hotel faranno un open air in Israele!
cmq ciao ho finito le foto le metto in basso xkè ora nn si caricano
ciao <3<3<3<3<3<3<3<3

intervista!!!!!

ciao oggi metto questo anche se nn ho niente di nuovoxdxdcmq mi e arrivato un pacco dallla germania e da parte dei tokio hotel cmq domani lo vado a retirare.....cmq basta iniziamoxdxd

REPORTAGETOKIO HOTEL – Breve chiacchierata tra amici


Siete state molto numerose nello scriverci i vostri commenti positivi riguardo all’articolo pubblicato nello scorso numero e intitolato “Tokio Hotel: al cuore di questo rullo compressore”. Tutte le vostre lettere sono state portate a Nicolas, il nostro giornalista, che ha dunque deciso di riprendere in mano la penna per farvi rivivere il suo ultimo incontro con Bill, Tom, Gustav e Georg. Seguite il maestro in questa conversazione molto… tranquilla.


RINGRAZIAMENTII

innanzitutto, cari lettori, ci tengo a ringraziarvi. Sinceramente non pensavo di ricevere così tante lettere amichevoli per il racconto delle mie avventure con i Tokio Hotel. Alla fine ho capito che il mio talento non è andato sprecato e che, se vi avessi raccontato nei dettagli le mie vacanze nel campeggio di Flots Bleus, sareste state di certo meno numerose nel farvi sentire. A parte questo, quel campeggio era davvero bello, ma torniamo a noi… Dal momento che siete state in tante a domandare il seguito di questo articolo, ho deciso di portarvi di nuovo con me ad incontrare Bill, Tom, Gustav e Georg che, in due mesi, sono stati in Francia cinque volte. A questo punto, presto potranno prendere casa a Parigi… Ma questo non farebbe piacere a tutte le altre fan. In Germania, dove il gruppo si fa vedere sempre meno spesso, le fan storcono il naso.Bill, Tom, Gustav e Georg sono troppo occupati a viaggiare per il mondo per dedicarsi al loro Paese d’origine e assicurare là una promozione tanto intensa come al loro debutto. Questo è il prezzo del successo. Nel frattempo, le fan tedesche si lamentano e, secondo alcune fonti, la popolarità del gruppo là è in calo. I Tokio Hotel sono in declino? Resta da vedere…Dopo l’uscita di “Zimmer 483”, malgrado le malelingue vedano già la fine del gruppo, Bill, Tom, Gustav e Georg hanno moltiplicato il loro successo ai quattro angoli d’Europa ed è opportuno far notare che la Francia sembra essere diventato uno dei loro luoghi preferiti dove suonare. Qui, i ragazzi si trovano bene, sostenuti da fan formidabili.Oggi, sabato 16 giugno, ancora una volta, ho incontrato i ragazzi per fare il punto sulle ultime voci che circolano su di loro e saziare la vostra sete di domande curiose. Come accade spesso, è in un bel hotel parigino che avviene il nostro incontro.



DISCO D’ORO

Ancora una volta, la notizia si è già diffusa. Davanti all’hotel, centinaia di fan aspettano già da diverse ore la minima apparizione del gruppo. Sono circa le 14:00 e, apparentemente, nessuno ha ancora messo fuori il naso, il che non mi sorprende. Per forza di cose, ho imparato le abitudini dei ragazzi quando sono in giro per fare promozioni. Una delle regole base è semplice: non lavorare di mattina. In effetti, anche se Gustav è piuttosto mattiniero, gli altri tre non disdegnano di dormire fino a tardi, soprattutto nei loro letti da hotel a quattro stelle. Per loro, la giornata ideale comincia verso le undici di mattina e, se possibile, con una bella colazione a letto… Più passano le settimane, più il gruppo è richiesto, a tal punto che è diventato alquanto difficile farsi posto fra i tanti impegni dei ragazzi. Fortunatamente, il gruppo è di genere piuttosto fedele e si ricorda che ONE c’era al suo debutto, quando nessuno si interessava ancora al fenomeno dei Tokio Hotel. E’ proprio per questa ragione che nei loro programmi c’è sempre un piccolo posto riservato a ONE. D’altra parte, questo mi fa venire in mente che devo ringraziare i ragazzi per il disco d’oro che mi hanno fatto mandare in redazione. Detto molto sinceramente, non me l’aspettavo e ne sono stato molto commosso. Da quando esiste ONE, abbiamo sostenuto così tanti gruppi. Ma pochi artisti si sono dati la pena di ringraziare i giornali che li appoggiano. Fa dunque molto piacere constatare che su questo punto, come su molti altri, i Tokio Hotel si distinguono dalla massa…


ANEDDOTO

Dopo aver discusso per qualche istante con le fan davanti all’hotel, mi decido ad entrare nella hall. Appena passo alla porta, una signorina dell’hotel mi si avvicina: “Posso aiutarla?”. Apparentemente, non ho l’aria da cliente dell’hotel… Il personale dell’edificio regge il gioco: nessuno può entrare senza presentare l’autorizzazione necessaria. La sicurezza è particolarmente severa. Ormai non ci faccio più caso, ma molte fan hanno tentato d’introdursi nell’hotel la mattina stessa. Da questo piccolo incidente, i colossi del servizio di sicurezza si sono fatti più determinati. Un gorilla grande come una roulotte da campeggio mi guarda con la coda dell’occhio mentre spiego alla signorina che sono venuto per intervistare i Tokio Hotel. Mi domanda chi è il mio contatto con la casa discografica. E’ una tecnica di controllo vecchia come il mondo. “E’ Robert”; in meno di 5 secondi, mi libera il passaggio. Fortunatamente ho la risposta giusta e ottengo subito un sorriso rassicurante da parte della mia interlocutrice. Fa segno al servizio di sicurezza che è tutto a posto e mi invita ad attraversare la hall fino all’ascensore dove una delle sue colleghe si prenderà cura di me.Tra le fan che aspettano fuori e i giornalisti che vanno e vengono, l’ambiente calmo e rivestito di feltro di questo hotel di lusso, si trova un po’ di scompiglio… Contrariamente a quello che potremmo pensare, alcuni posti non apprezzano questo genere di movimento. Principalmente perché i clienti regolari non amano l’agitazione che si crea quando un gruppo rock è ospite nell’hotel. E’ per questo che la direzione di Hyatt, un palazzo nell’ottava circoscrizione di Parigi, ha deciso di non accogliere più i Tokio Hotel tra le sue mura. Troppe complicazioni, troppi i problemi con i clienti. I Tokio allora hanno trovato un altro hotel che, a sentir dire qualcuno, è decisamente più lussuoso. Abituato ad ospitare i grandi del mondo, il nuovo edificio parigino che hanno scelto si è adattato senza troppe difficoltà alla popolarità dei celebri ospiti.Adesso sono le 14:30 e tra un quarto d’ora sarà il mio turno. Come sempre, preparo la mia lista di domande indiscrete e oggi voglio aggiungere a quest’intervista uno scherzo un po’ particolare: questo mi permetterà di testare l’umore dei ragazzi. Dal momento che si tratta del nostro undicesimo incontro, chiederò loro perché hanno scelto di chiamarsi Tokio Hotel…


BRUTTO SCHERZO

L’addetto alla stampa mi fa segno che è il mio turno. Entro nel bel salone dove i ragazzi hanno scelto di ricevere i giornalisti. Bill, Tom, Gustav e Georg si alzano per accogliermi e, come sempre, i nostri incontri sono calorosi. “Come stai, amico?” mi lancia Tom. “Hai ricevuto il disco d’oro?”- Certo che l’ho ricevuto! Grazie mille ragazzi, ma non dovevate… [Questo naturalmente lo dico tanto per dire. Hanno fatto bene ad inviarmi quel disco d’oro…]Mentre Georg, come sempre, non evita di stritolarmi la mano nel dirmi buongiorno, faccio subito notare che si è tagliato i capelli. E’ ancora lontano dal raparsi a zero, ma, a vista d’occhio, se li è tagliati di cinque bei centimetri. Non è molto, ma gli cambia un po’ il viso. Mi chiedo se non sembri un po’ più giovane. A meno che non sia il contrario…Non capisco bene. Quello che so è che Georg si è tagliato i capelli. Che ne pensate voi? [Per votare, inviate CAPELLI seguito da PIUGIOVANE o PIUVECCHIO al 542099. Chiedete il permesso al panettiere prima di inviare questo SMS. Costo del SMS: 17€ + 33€ di contributo spese + 54€ di sovrattassa + il prezzo di un SMS + un viaggio di due giorni per 2 persone a Agadir + un caffè. © Amakbiz 2007)Una volta che ci siamo tutti seduti sui comodi divani, prendo il mio microfono e comincio l’intervista. Come in programma, pongo la fatidica domanda: “Ditemi, ragazzi, perché avete deciso di chiamarvi Tokio Hotel?” Di colpo, avverto un senso di smarrimento scendere nella sala. Un sorrisetto spunta immediatamente sul viso di Tom, che comincia a discutere con gli altri di questa questione. Da parte mia, il mio sguardo è serio, impassibile, mentre attendo una risposta precisa. Sto passando per una persona insopportabile. Ho già fatto questa domanda al gruppo durante la nostra prima intervista, più di un anno fa. Dubito che se ne ricordino. No, per il momento mi stanno prendendo per un minorato mentale o per un incompetente. Ed è abbastanza divertente perché non sono né l’uno né l’altro. [Per votare, scrivete NICO seguito da DEMENTE al 542078 o seguito da INCOMPETENTE al 542079].Dopo qualche istante di silenzio, Tom sospira, rotea gli occhi e si sacrifica a rispondermi: “Tokio Hotel significa…”. Ma appena comincia a parlare, io comincio a ridere. Gustav allora esclama: “Chiaro, ci ha presi per il c**o…”. Tutti ridono di cuore, soprattutto Tom, che sembra un po’ risentito per esserci cascato. Scuote la testa, sorride e mormora qualcosa che non capisco bene, ma deve essere del tipo “razza di imbecille”.



SERVIZIO MILITARE

Questo scherzetto di pessimo gusto ha avuto il merito di distendere completamente l’atmosfera. Anche se comincio a conoscere bene i ragazzi, ogni volta che ci ritroviamo per una nuova intervista, c’è sempre qualche istante di osservazione, in cui Bill, Tom, Gustav e Georg cercano di guardarmi seri e di avere un’aria professionale. Generalmente, questa farsa crolla dopo dieci minuti e l’intervista finisce in grande, non importa come - quando non si è coinvolti in una battaglia di cuscini. Grazie al mio scherzetto da pochi soldi, sento che Tom non ha che un desiderio: lasciarsi andare e dimostrarmi che anche lui è capace di giocarmi qualche brutto tiro. Da come li conosco, direi che ce la può fare… Nondimeno, prima che dal divertimento si passi alla noia, ci sono due o tre cose serie di cui mi piacerebbe parlare con il gruppo. Innanzitutto, domanda importante, cos’è questa storia del servizio militare per Tom e Bill? Da diversi mesi, si è letto di tutto e di più su questo argomento. Bill e Tom vogliono arruolarsi in un corpo militare d’elite, Bill e Tom pensano di fare il servizio civile, Bill e Tom passeranno direttamente al grado di capitani e diventeranno musicisti dell’orchestra dell’esercito tedesco… In breve: qualsiasi cosa. “Allora ragazzi, alla fine com’è questa storia del servizio militare? Diventerete dei soldati, sì o no?” All’inizio Tom esita un po’, poi si lancia: “Anche se non è ancora tutto ufficiale, in parole povere, dovremo sfuggire all’esercito. Al momento siamo impegnati con alcune pratiche necessarie e ce l’abbiamo quasi fatta. Avremo la risposta definitiva tra qualche settimana, ma, ad oggi, possiamo dire che la percentuale di possibilità di evitare il servizio militare è abbastanza alta. Incrociamo le dita…”. Anche se è Tom che ha dato la risposta, vedo che Bill non la pensa diversamente e che per lui entrare nell’esercito non è il più esaltante dei progetti. Detto tra noi, un po’ li comprendo. Tra scegliere se fare concerti in tutto il mondo e trascinarsi nel fango, la scelta è presto fatta. L’importante è poter scegliere…



TRAVESTIMENTO

Dopo questa storia del servizio militare, le altre domande che devo fare riguardano essenzialmente la vita del gruppo in tournée. Poiché si avvicina la grande serie di concerti che avrà luogo in Francia a partire dal 10 ottobre 2007, mi sembra interessante sapere un po’ com’è la vita quotidiana per quattro ragazzi che convivono nello stesso bus per tutta la giornata. Il mio intuito mi dice che devono succederne delle belle dopo i concerti… D’altra parte, la prima domanda che mi viene da fare è semplicemente la seguente: che succede subito dopo la fine di un concerto, appena scesi dal palco, al momento di ritornare nelle vostre cuccette? Lo champagne scende a fiotti tutte le sere? Ci sono delle fan privilegiate che aspettano di passare un po’ di tempo con loro? E’ Georg che coglie l’occasione di rispondere a questa domanda: “In generale, dopo i concerti, torniamo direttamente nella nostra cuccetta e, per circa 15 minuti, non facciamo assolutamente niente. Restiamo sdraiati sui divanetti e ci lasciamo andare. Per un primo tempo, non parliamo nemmeno del concerto. Siamo talmente sfiniti che non apriamo più bocca. Siamo come quattro legumi e ci serve un buon quarto d’ora prima che la pressione scenda e ritroviamo il nostro brio. I concerti sono dei momenti fantastici, ma molto stancanti. Non siamo i tipi che si risparmiano sul palco e, dopo 90 minuti di show, siamo distrutti”. Avendo visto l’energia che i ragazzi sprigionano sul palco, questa risposta non mi sorprende.C’è un’altra domanda che mi viene da pormi e che, a mio avviso, dovrebbe interessare tutte la fan che si preparano ad assistere alla tournée. Quando il gruppo sbarca in una nuova città per fare un concerto, Bill, Tom, Gustav e Georg hanno l’abitudine di andare a fare un giro per la città in questione, di visitare qualche museo, di fare compere o altro? Questa volta è Tom che prende la parola, con la sua sincerità leggendaria dice: “Francamente i musei non fanno per noi! Siamo sempre impiegati a correre da un posto all’altro e i momenti di libertà sono rari. E quando possiamo stare tranquilli per qualche ora, l’ultima cosa che vogliamo fare è andare a visitare un museo!” Bill continua: “A volte, capita che facciamo un giro per le vie, senza una meta precisa, solo per scoprire un po’ la città. E’ un modo semplice per conoscere un posto. Anche se è solo il quartiere in cui si trova il nostro hotel, è comunque interessante”. Nel sentir parlare Bill, Tom alza le sopracciglia e aggiunge: “E’ da un po’ che non lo facciamo più… Se uscissimo tutti e quattro dall’hotel oggi, non ti dico come ci ridurrebbero le fan!”. I ragazzi ridono tutti pensando alla sommossa che si creerebbe se uscissero dall’hotel per fare quattro passi. Bill conclude in modo pensoso: “E’ vero che le cose oggi sono diverse. Mi riferivo al nostro debutto, quando facevamo le nostre prime trasferte in Europa…”.Mi riprendo nel porre una domanda che mi ha sempre intrigato: come fanno quattro ragazzi così riconoscibili a passeggiare per strada in Germania? La domenica mattina, possono andare in cerca di croissant in panetteria senza creare una coda termonucleare? “Possiamo uscire per strada. E’ fattibile” dice Bill con un’aria un po’ misteriosa. “Ci sono dei metodi per passare inosservato.” Nel sentire una risposta così vaga, io non riesco a trattenermi. Domando a Bill di rispondermi in modo più preciso. “Non ho intenzione di entrare nei dettagli” dice facendo il broncio “In pratica, possiamo quasi passare per degli sconosciuti, se facciamo quello che facciamo”. Lo guardo fisso e provo a strappargli il segreto con la sola forza del pensiero. E funziona perché alla fine aggiunge: “Ci sono due o tre elementi che sono tipici del nostro look e che permettono alle persone di riconoscerci. Di colpo, se cambiamo queste cose, è abbastanza facile passare inosservati. Per esempio, Tom ha solo bisogno di nascondere i suoi rasta e di mettere un paio di occhiali da sole e dei pantaloni normali per stare tranquillo”. Tom reagisce subito: “Ben fatto Bill. Dì a tutti il mio segreto…” Sorridendo, aggiunge: “In ogni caso, non mi infastidisce che le ragazze mi riconoscano e vengano a vedermi. Fatta questa puntualizzazione, ti ringrazio, Bill”. [Risa generali] Gustav fa una precisazione importante: “Se effettivamente cerchiamo di camuffarci per passare in incognito, una delle regole base consiste nel non uscire mai tutti e quattro insieme. Perché in quel caso, travestimento o non travestimento, ci sono buone probabilità di essere scoperti”.



MESSA A PUNTONo

è un segreto per nessuno: nel gruppo, il più chiacchierone ed estroverso è Tom. Fino ad oggi, è l’unico ad aver raccontato alcune delle sue avventure senza taboo, d’altra parte è quello con la reputazione di dongiovanni tra le fan. Da quando, secondo alcune voci, si è visto uscire Tom con una delle sue ammiratrici, è assalito da tutte le parti da ragazze che tentano di sedurlo. Allora, ci è o ci fa? Tom risponde senza farsi pregare: “Per quanto riguarda il fatto che sono un dongiovanni, CI SONO!!! Eppure, con mio grande disappunto, non ho l’impressione che le fan siano più intraprendenti di prima. Pertanto, ci tengo a dire a tutte le lettrici di ONE che, sinceramente, devono darsi da fare! E’ vero, mica le mangio…” Ancora una volta, Tom è riuscito a scatenare una risata collettiva. Non siamo più in grado di andare avanti con l’intervista… Alla fine, è Tom che ritrova la sua serietà e riprende la parola: “Seriamente, non credo che le mie dichiarazioni alla stampa siano mai cambiate per quanto riguarda il mio comportamento con le fan. Da quando abbiamo cominciato ad avere successo, le ragazze hanno cercato di avvicinarsi a noi, ad infiltrarsi negli hotel e ad escogitare dei modi per accedere alle nostre stanze. E’ sempre stato così e, ad essere sincero, non ho visto differenze in questi ultimi mesi. La sola cosa che è cambiata è che il nostro servizio di sicurezza si è fatto un po’ più efficace e che, di colpo, il numero di ragazze che riesce ad avvicinarsi a noi è diminuito. D’altra parte, questo mi fa pensare che devo dire a Saki [la guardia del corpo del gruppo] di togliersi un po’ dai piedi. Non posso andare avanti così!!”. Di nuovo, scoppio generale di risa. E Georg annuisce con la testa per mostrare che è d’accordo con Tom. Tutto preso dall’obiettivo di portare delle rivelazioni sensazionali alle lettrici di ONE, colgo l’occasione per mettere sulle spine Tom che mi racconta un piccolo gustoso aneddoto che finora aveva tenuto segreto. “Ho giusto uno o due aneddoti per rallegrare l’atmosfera” comincia a dire con aria da bricconcello “ma, sinceramente, non posso parlarne in ONE. Credo piuttosto che contatterò Playboy e dirò loro che sono disposto a rilasciare un’intervista in esclusiva…”. Quest’ultima replica sbaraglia tutti quanti. Gustav è piegato in due dal ridere sul divano e si tiene la testa. Rilasciare interviste tutto il giorno è una cosa talmente barbosa che i ragazzi colgono tutte le occasioni per divertirsi. Sanno anche che con me possono lasciarsi andare perché non ci saranno conseguenze. Ma tra qualche minuto, giusto dopo la mia intervista, incontreranno un giornalista di “Paris Matin” (?) e dovranno ritornare al loro ruolo di rock star e rispondere ad una serie di domande serie. Tra le quali potrà esserci “Che vuol dire Tokio Hotel?”…



PRIVILEGI

Dando per scontato che Tom sembra ancora troppo allegro per rispondere seriamente ad una domanda, provo con Bill e gli domando qual è l’ultima volta che si è sentito davvero privilegiato grazie al suo stato di star. Bill riflette un momento, poi risponde: “Sinceramente, mi sento un privilegiato ogni volta che salgo sul palco. Può sembrare un po’ banale come risposta, ma è vero. Non si può immaginare questa sensazione se non si è mai provata. Oggi, non c’è niente che mi procuri tanta gioia quanto cantare davanti a migliaia di fan. A parte questo, evidentemente, nella mia vita di tutti i giorni, mi sento spesso privilegiato per altre cose. Per esempio, di recente volevamo tutti vedere “Spiderman 3” al cinema. Il problema era che una semplice uscita al cinema poteva trasformarsi in una spedizione. Avremmo dovuto avere un autista, un servizio di sicurezza… avremmo dovuto arrivare un po’ prima dell’inizio del film per non farci scoprire, ecc. Ne abbiamo parlato alla nostra squadra e, due giorni dopo, ci è stato detto che un cinema si era offerto di mettere a disposizione una sala solo per noi per farci vedere il film. Allora ci siamo ritrovati tutti e quattro per andare a vedere “Spiderman 3” ed è stato fantastico!”. Georg conferma con la testa e aggiunge subito: “E’ vero che è stato bello, ma fino a che non abbiamo scoperto che eravamo solo noi quattro. Lanciare i popcorn sulla testa di qualcuno che si domanda da dove vengano, è il massimo… E se finisce in una battaglia generale di lancio dei popcorn, è ancora meglio!” I ragazzi sono talmente distesi che ho l’impressione di essere con degli amici che guardano insieme una partita di calcio. Gustav è sdraiato sul divano. Tom ha le mani dietro la testa in modo cool. Quanto a Bill, oscilla con nonchalance. Di fianco a lui, Georg picchietta sulle sue ginocchia la cannuccia della sua Coca Cola, come se stesse ripetendo il pezzo di una canzone. Tra qualche istante, se continua così, mi tolgo le scarpe, metto i piedi sul tavolo e domando all’addetto stampa di andarmi a prendere una birra e un pacchetto di patatine… E’ in quel preciso momento che il manager del gruppo entra nella stanza per dirmi che è il momento di concludere l’intervista. Conosco la regola: i programmi dei ragazzi sono fitti. Quindi li saluto e auguro loro di farsi forza per il resto della giornata. Mentre lascio la stanza, vedo con la coda dell’occhio che si alzano e si rimettono un po’ a posto. I loro volti cambiano subito espressione. I loro sorrisi divertiti restano ancora per qualche istante prima di sparire in un attimo. I ragazzi si rimettono in modalità “Tokio Hotel”. La pausa è finita. In un battito di ciglia, attivano il loro sex-appeal e il loro atteggiamento rock. La giornata di lavoro può continuare. Fate entrare gli altri giornalisti…tokiohotel.


guardate la faccia di bill!!!
cmq ho finito mi raccomando votateli agli ema e a trl
cmq le immagini le metto infondo ok??
okciao a domani spero!!