martedì 25 marzo 2008

bill operato!!!

ciao !gg sto trpp male cmq bill dv exere operato alla gola...oddioooo..x 1 cantante è brutto!!! cmq ho kiesto a mia madre se potrà cantare subito e lei mi ha detto k se ha quella
CISTI nn potrà cantare x 6 MESI!!poi dato x avrà le corde vocali deboli i concerti nn li potrà + sostenere! CMQ IL TUR è STATO ANNULLATO!!!!

bye bye by MuStY :-( <3<3<3

FoTo Th----














































xkè i th sn cm cavallette??-th la storia...-xkè vi piacciono i th?-de...

Ciao gg metto qst lo so nn è recente ma nn l'ho ancora messo fino ad adesso ok? ciau ciau

Perchè i Tokio Hotel sono come le cavallette?
Sono ingorde, avide ed insaziabili. Saltano fuori dal nulla, divorano tutto ciò che trovano e prendono il più possibile. Quando hanno finito, scompaiono e vanno alla ricerca di un nuovo territorio da assalire. Stiamo parlando di cavallette. Quegli insetti ingordi e avventati che sono divenuti il simbolo dell'avidità per il successo, del rapido far soldi, dei lauti guadagni - senza preoccuparsi dei danni! Questo non vale solo per le aziende, ma ora anche per le popstar. Alle cavallette sono associabili i Tokio Hotel. Se guardate il comportamento della band negli ultimi mesi arriverete alla conclusione che i Tokio Hotel hanno una sola cosa in mente: far tanti soldi.I Tokio Hotel sono superstar, in quasi tutto il mondo. Sono sul punto di diventare la teenie band tedesca di maggior successo al mondo. Guadagnano milioni con i loro CD, i tour, le vendite del merchandising.Tuttavia si distaccano dalle fan e dai media. Non sono dell'umore per fare interviste, sessioni fotografiche, meet&greet. Nessuna band è tanto capricciosa e non vogliono dare informazioni. Non solo POPCORN ha avuto quest'esperienza. Ma le riviste per giovani costituiscono il legame tra le fan e le star! Bill&Co. non si preoccupano di questo legame perchè credono di poter far tutto da soli. Che atteggiamento arrogante! Solo quando ci sono premi da ritirare escono dal loro guscio, come cavallette pronte a ghermire il premio - e subito dopo riscompaiono!Allo stesso modo fanno con i loro tour. I concerti si tengono solo nei posti in cui si può guadagnare di più, come in Francia e in America. Quando i TH hanno visto che non potevano ottenere nulla in Inghilterra (solo alla posizione #77 nelle classifiche), se ne sono andati subito. D'altra parte, in altri stati i loro giochetti funzionano perfettamente. Per quasi tre anni i TH vanno avanti con quasi lo stesso repertorio di canzoni, da Paese in Paese.Quando un territorio è stato conquistato con successo, saltano altrove e tornano quando c'è ancora "da mangiare". In febbraio sono penetrati all'improvviso a Berlino per prendere il "Goldene Kamera" - e subito dopo se ne sono andati! Un tour tedesco, un nuovo CD, una grande intervista? Non esistono!Alla fine di marzo probabilmente i TH faranno un solo grande concerto in Germania durante il loro tour europeo. Un nuovo singolo o persino un nuovo album usciranno al più presto in autunno - probabilmente dopo. Solo una cosa è certa: non appena ci sarà qualcosa da ricevere o un nuovo prodotto da far uscire, le cavallette-TH faranno un gran balzo in Germania per catturare la loro preda...

Le fan spiegano perché a loro piace un particolare membro dei Tokio Hotel!Qual è il tuo membro preferito dei Tokio Hotel e perché? Questa è la domanda che vi abbiamo fatto e abbiamo ricevuto migliaia di mail!
GUSTAV perché…
“E’ sempre quello tranquillo e dà le risposte più divertenti. Sembra davvero carino, come un orsacchiotto. E’ un batterista dolce, ha dei bei muscoli e suona meravigliosamente! – Chandeni
“Assomiglia ad un tenero orsacchiotto, ma allo stesso tempo è tosto e figo. E’ come un idolo per me: anch’io suono la batteria” – Lizzy
“Ho un sacco di rispetto per lui anche perché è il più tranquillo. Si vede che si impegna tantissimo nel suonare la batteria. E’ divertente ed il più carino!” – Madelon
“E’ sempre sé stesso e non è si do arie una diva o strano come Paris Hilton. Regge bene la fama e questa è la cosa più importante!” – Marlou
“E’ sempre rimasto sé stesso e non è assolutamente cambiato. E’ il tipo tranquillo che potresti incontrare per strada” – Kirsten
“Sai molto degli altri membri dei TH, ma non si sa niente di lui. E’ il batterista misterioso, riservato e sexy. Ti chiedi: “Che cosa starà pensando?” E la band non varrebbe nulla se non ci fosse un bravo batterista come Gustav” – Cheyenne
“E’ così timido. A molte persone piacciono gli altri membri dei TH, a me piace Gustav” – Darifa“Ha il mio stesso carattere. E’ tranquillo e un po’ timido come me. Gustav non viene considerato il membro più importante della band, ma lo è. Senza di lui il gruppo non esisterebbe neanche!” – Iris
“Quando ho visto suonare per la prima volta i Tokio Hotel, Gustav ha subito catturato la mia attenzione. E’ un batterista così bravo e poi è carino. E’ il più simpatico e ha un grande senso dell’humor!” – Kayleigh

BILL perché…“Ha il mio stesso stile, è figo e non gliene frega un ca**o di quello che dicono gli altri” – Veronique
“Canta con l’anima e ha una voce grandiosa. E’ divino e difende il suo stile. Il mio cuore smette di battere quando lo vedo, non riesco a vivere senza di lui” - Bibi
“E’ incredibilmente sexy, indossa sempre dei vestiti fantastici e ha dei capelli grandiosi. Vorrei che mi facesse il trucco ogni giorno perché lui è sempre perfetto.” – Denise
“E’ sempre sé stesso. Ha il suo stile e se alle persone non piace è un problema loro. Bill è e resta Bill, anche se dicono che è una ragazza, gay…” – Ilse
“E’ vero che ha l’aspetto di un figo e ha il suo stile, ma da quello che ho sentito, ha anche una grande personalità. Abbiamo un sacco di cose in comune, mi rifletto in lui” – Yiwie
“Ha una bellissima voce e mi ispira. E anche se i miei amici lo definiscono una ragazza, credo che sia splendido. Grazie a lui mi sto sforzando di migliorare il mio tedesco. Non riesco a far a meno di piangere quando lo sento cantare Spring Nicht. E’ davvero carino, dolce e sensibile.” – Marleen
“Dice sempre la sua opinione, anche se è criticato molto. Ignora tutto e resta sé stesso. Sa esattamente come comportarsi con le ragazze e puoi parlargli di tutto: trucco, shopping…” – Maureen

GEORG perché…
“A tutti piacciono i gemelli Kaulitz, ma anche Georg è figo. E’ un grande bassista, benché suonare il basso sembri difficile. Georg sembra un tipo divertente con un grande senso dell’humor.” – Andjeni
“La sua espressione facciale è sempre neutrale, ma se lo guardi da vicino, sorride. Ha dei bei muscoli ed è un po’ trasandato. Come me. E’ il rimorchiatore della band e lo trovo sexy.” - Annerens
“Resta sè stesso e ha un suo stile. Adoro sentirlo suonare il basso. Ha qualcosa che il resto della band non ha.” – Vicky
“Richiede molta attenzione ed è un grande bassista. Ma anche gli altri ragazzi sono carini e conosco tutte le loro caznoni! Amo Georg!” – Anoeska
“Georg ha il più bel culo di tutta la Germania! Attraverserei 483 monsoni per te! Ti amo tanto, tanto, tanto!!” – Jette
“E’ davvero divertente, ha una bella risata e è favoloso col basso. Senza di lui non ci sarebbero i TH.” – Marlie
“E’ come me. Nel suo stile, nel suo gusto in fatto di musica e persino nelle risposte che dà nelle interviste… mi riconosco in lui. E’ stato il mio idolo per due anni e lo sarà per sempre.” – Louise
“Mi piace soprattutto Georg. Il suo sarcasmo è così divertente, non vuole essere sotto i riflettori. E’ superdolce, carino, figo e semplicemente fantastico.” – Linda

TOM perché…
“Ha un look da duro con i suoi rasta e il suo stile. Ha bellissime mani: non troppo femminili, proprio com’è lui. Ha bellissimi occhi, occhi in cui ti perdi. Specialmente con la musica dei TH in sottofondo.” – Marina
“E’ semplicemente figo e ha un look da duro. A un sacco di ragazze non piace Tom perchè va a letto con molte. Allora penso: sì, giusto… mi piace e non mi importa quello che le altre pensano di lui.” – Gabriella
“E’ davvero carino. Ha gli occhi marroni più belli che io abbia mai visto! Una volta ha dato un bacio ad una ragazza e l’ha abbracciata perché si è messa a piangere quando l’ha visto. Questo dimostra che è davvero dolce!” – Kayleigh
“Suona la chitarra da quando aveva 6 anni, proprio come me. Ha i rasta e uno stile fighissimo. Se non fossi una ragazza, avrei il suo stesso stile. Potrei farlo anche da ragazza, ma sembrerebbe strano. Abbiamo molto in comune.” – Vivian
“E’ sempre a suo agio. Mai troppo stressato, è ottimista e mi piace questo.” – Adrienne
“E’ uguale a tutti i miei ex. Non mi sorprende che mi piaccia lui!” – Barbara
“ E’ grandioso alla chitarra e ha una ristata dolce. E’ un peccato che non voglia cantare come Bill.” – Rose
“E’ fighissimo! Mi piace che apprezzi l’hip hop ma faccia musica diversa, pur continuando ad indossare vestiti hip-hop.” – Vera

DE: Focus #9/08 Magdeburgo va a Manhattan: i Tokio Hotel conquistano il mercato statunitense e, nel frattempo, migliorano l’immagine dei tedeschi.Come la teenie-band dei Tokio Hotel conquista il mercato americano e, per strada, migliora l’immagine della Germania.Tutti devono passare davanti al distributore di preservativi. Durex, Trojan e condom che si illuminano al buio, gratis per la campagna di educazione sessuale promossa dall’industria della musica, proprio di fronte alla leggendaria sala da concerti del “Fillmore NY”.Una madre leggermente indignata lo fa notare alla figlia forse dodicenne (apparecchio, coda di cavallo e calze a strisce), passa velocemente davanti all’oggetto di ribrezzo e afferma acida: “A che ci servirebbero questi? Ci sono solo ragazzine qui!”.Giusta osservazione, ma le 800 ragazze presenti tra i 6 e i 16 anni urlano, strillano e lanciano acuti come fanno in genere le ragazze solo nei film dell’orrore. Si vantano estasiate dei cartelloni disegnati da loro. “Bill ich liebe dich” (Bill ti amo) è scritto su uno. O “Gustav, ziehe dein Shirt aus” (Gustav, togliti la maglietta). Una, con aria fiera, solleva il suo reggiseno con motivo floreale. Sembra che lunedì sera, a Manhattan, queste ragazze siano in grado di fare ogni cosa. Il tipo della sicurezza con le spalle larghe come un giocatore di football, che ha il compito di tenere queste energiche ragazze lontano dal palco, sorride con aria esasperata: “300 fan di hardrock sarebbero 1000 volte meglio”.Schrei (bis du du selbst bist). Tutte queste americane un po’ isteriche la scorsa settimana aspettavano una cosa sola: i Tokio Hotel. Al momento, la boy-band tedesca dalle capigliature strane sta conquistando il più importante mercato musicale del mondo: i TH vanno in America. I ragazzi di Magdeburgo hanno suonato 5 concerti al di là dell’Atlantico: uno a Toronto, uno a Montreal, uno a LA e due a NY. I biglietti del tour - quasi non annunciato – sono andati sold out in soli 10 minuti: su Ebay i biglietti sono stati venduti per 800$. Una fan adolescente di LA alza orgogliosa il cartellone e dice: “Ho speso più di 3000$ per andare a tre concerti dei Tokio Hotel”. Persino l’icona dell’hip hop Jay-Z era presente al Roxy di Sunset Boulevard per ascoltare ai ragazzi-delle-meraviglie di importazione tedesca. E il dignitoso “New York Times” ha scritto “Un benvenuto furioso per la teen-pop band tedesca” nella sua pagina dedicata alla cultura e ha trovato il concerto “particolarmente delizioso dall’inizio alla fine”. Ma i signori Bill Kaulitz (18, cantante), Tom Kaulitz (18, chitarra), Georg Listing (20, basso) e Gustav Schäfer (19, batteria) - cosa sorprendente - non hanno ancora fatto uscire nemmeno un album sul mercato americano. Uscirà i maggio/giugno.“Ho sentito parlare di loro su internet e sono subito diventata fan” dice Angelica, 16, da Brooklyn e cita YouTube e MySpace, dove si colloca il fandom americano. E’ accompagnata da sua madre Catherine che non vuole rivelare la sua età (sui 35) che si è portata dei tappi. “Non per la musica” dice lei “ma per le strilla delle ragazzine”.Alle 18:30, un orario da famiglie, si aprono le porte del Fillmore - dove hanno suonato i Red Hot Chili Peppers o i Black Crowes - e le mamme e i papà delle fan dei Tokio Hotel si rifugiano al bar sul retro del locale. Alle 20:00, finalmente, il miracolo-pop tedesco sale sul palco. I tappi si possono usare in questo momento, mentre centinaia di cellulari vengono sollevati quando i quattro ragazzi partono con “Ready, Set, Go!”. Questo ricorda - a chi è presente e in possesso della patente – della Nena degli inizi e c’è chi ammette che questi ragazzini dell’est hanno veramente qualcosa di speciale. Se foste una ragazzina di 12 anni, probabilmente sareste altrettanto ammaliati.Übers Ende der Welt (Oltre la fine del mondo). Non solo a Berlino, Prigi e Mosca, ma ora anche in Nord America, maree di giovani fan si identificano nei testi dei Tokio Hotel, che potrebbero essere tranquillamente tratti dal diario di un qualsiasi adolescente: un pizzico di stanchezza nel mondo, mischiato a future paure e un po’ di malinconia. Così funziona l’adolescenza, in tutto il mondo. E i TH ne fanno una colonna sonora. Soltanto con il loro album di debutto “Schrei” hanno venduto oltre 1,5 milioni di copie; 350.000 persone hanno preso parte al loro primo tour. Ora non solo nel “vecchio continente”, ma anche nel “nuovo mondo”, ragazzine dai 6 ai 13 anni si rivolgono al gruppo. Almeno loro comprano ancora i CD nei negozi, anziché scaricarli illegalmente…Uno dei quattro uomini che dirigono i TH da dietro le quinte è David Jost. Il 35enne indossa una maglietta e jeans stretti e ha un sorriso accattivante da membro da boy-band: “Anche in Francia e in Russia è cominciata così” dice con entusiasmo e sembra quasi un padre fiero quando guarda le sovraeccitate fan dal balcone del Fillmore.Jost è “produttore, manager e grande amico” dei quattro ragazzini sul palco. Scrive molte canzoni con il cantante Bill. “Bill ha in sé dei forti estremi emotivi” dice. “A volte ti sta di fronte ed è come se avvertissi il peso della sua ombra e il momento successivo è radioso come se il sole stesse illuminando la via. Un cantante come Bill si trova solo ogni qualche decina d’anni… se lo trovi”.Questo Bill con i capelli sparati in aria, con l’eyeliner nero attorno agli occhi e le unghie smaltate ha un aspetto androgino e in qualche modo fragile e perso. Ma anche sexy.

TOKIO HOTELLa pazzesca storia del gruppo!
In due anni e mezzo di carriera, i Tokio Hotel hanno polverizzato ogni record. Ieri in Germani, oggi in un po’ tutta Europa, il gruppo appassiona. Questo destino straordinario, Tom, Bill, Georg e Gustav lo affrontano con una serenità magistrale…
Quando vi siete resi conto di essere fatti per la musica?
Tom: Io e Bill eravamo ancora dei bambini quando nostra madre ha deciso di farsi una nuova vita con un musicista, Gordon. Il nostro patrigno ha dedicato tutta la sua vita alla chitarra elettrica. Suona in un gruppo punk rock chiamato “Fatun” e tiene dei corsi in una scuola di musica di Magdeburgo. Non appena abbiamo avuto l’età per tenere in mano una chitarra senza farla cadere per terra, verso 6 anni, abbiamo avuto il diritto di suonarla. La magia ha funzionato subito.
Bill: La prima volta che ho visto Tom prendere la chitarra, ho sentito qualcosa. Per quanto mi riguarda, ero sicuro che avesse un dono, una maneggevolezza naturale con lo strumento, un non-so-cosa che faceva la differenza. Quando io riuscivo a fare appena tre accordi, Tom era già allo stadio dell’improvvisazione. Ecco perché mi sono concentrato sul canto (ride)!
Gustav: Anche per me la musica è un’ossessione che ho dall’infanzia. Ho avuto la mia prima batteria all’età di 5 ani. Tutte le sere mi addormentavo e mi immaginavo sul palco ad accompagnare da solo il cantante Phil Collins, uno dei miei idoli di quand’ero piccolo.
Georg: Alla fine sono solo io che non sono nato con il genio della musica (ride): ho scoperto tardi il basso, completamente per caso. Alle scuole medie avevo due compagni di classe determinati a creare un gruppo rock; avevano bisogno di un bassista e mi hanno proposto il ruolo. L’idea mi ha sedotto. Mi sono comprato un basso e mi sono iscritto al conservatorio.
Che ricordi avete del debutto del gruppo?
Georg: I nostri primi passi sulla scena sono stati piuttosto patetici (scoppio di risa)! Ci credevamo i re del rock, ma - era ovvio - eravamo i soli a pensarlo…
Tom: E’ vero, i nostri primi concerti non avevano niente di glorioso. Eravamo ancora dei ragazzini inesperti. Suonavamo in piccole sale in occasione di feste di paese in cui il pubblico era più interessato a bere una birra che ad ascoltare degli artisti debuttanti.
Bill: Quando ripenso ai nostri inizi, mi dico che siamo stati benedetti nel nostro percorso. Per niente al mondo vorrei tornare indietro…
Eravate tutti d’accordo su che genere musicale adottare?
Tom: Ognuno di noi aveva la propria cultura musicale. All’epoca Georg non ascoltava che il suo rock anglosassone degli Oasis e dei Fall Out Boy, Gustav adorava i Metallica, Bill era fan dei Green Day e, in quanto a me, ero un adepto dell’hip hop. Ma le nostre diverse influenze musicali non sono mai state un ostacolo per il gruppo. Proprio il contrario, hanno portato a creare una vera alchimia artistica.
Gustav: Infatti abbiamo debuttato insieme con il nome di Devilish (“demoniaco” in italiano). I nostri primi pezzi avevano un’ispirazione punk, ma subito si sono evoluti verso un suono più rock.
Chi vi ha permesso di crederci?
Tom: Anche se c’era un po’ di scetticismo all’inizio, a forza di perseverare ci siamo perfezionati e abbiamo cominciato a farci una piccola reputazione a Magdeburgo. Certi ci dicevano che eravamo dei pazzi, ma c’erano anche ammiratrici sempre più numerose a sostenerci. E’ l’entusiasmo del pubblico che ci fa desiderare crederci e tener duro nei momenti difficili. Se non ci fosse stato un pubblico ad applaudirci, probabilmente avremmo finito col lasciar perdere tutto.
Gustav: Se i Tokio Hotel non ce l’avessero fatta, da parte mia avrei continuato a suonare, pur restando del tutto anonimo. Sono sempre stato appassionato e ambizioso. E non ho mai desiderato far altro che suonare la batteria.
Quando vi siete resi conto del “fenomeno Tokio Hotel”?
Bill: E’ difficile dire con precisione il momento in cui ci siamo resi conto della grandezza del nostro successo. Tutto è avvenuto ad una tale velocità! In Germania avevamo avvertito che stava per succedere qualcosa quando è uscito il nostro primo singolo, Durch den Monsun (5 agosto 2005). Ma eravamo ancora lontani dall’immaginare di cantare al di là delle frontiere del nostro Paese. Infatti sono ancora sbalordito da quello che ci succede. Sì, credo di non essere ancora ridisceso sulla terra: l’avventura dei Tokio Hotel mi fa vivere un sogno ad occhi aperti.
Tom: Devo ammettere che il nostro primo concerto in Francia ha cambiato il destino del gruppo (concerto al Trabendo, il 28 settembre 2006). Conoscere il successo in Germania è una cosa, ma scoprire tutte le nostre fan francesi, a dispetto delle barriere della lingua, ci sembrava quasi un miracolo. A mio avviso, è stato in quel momento che l’avvenire del gruppo ha preso una svolta.
Che pensate dei gruppi anti-Tokio Hotel?
Georg: Ne abbiamo sentito parlare. Non possiamo essere amati da tutti, ma, da lì a militarsi contro il gruppo direi che si va un po’ oltre i limiti… Noi non facciamo del male a nessuno, che io sappia…
Tom: Dall’infanzia, io e Bill siamo abituati a irritare certe persone (sorride)… Già a scuola c’erano degli studenti che volevano spaccarmi la faccia unicamente a causa dei miei rasta. La gente non ama chi mette in luce che è diverso. E quando si vede che ce l’hai fatta, almeno un po’, in quel caso manifestano chiaramente odio.
La celebrità a volte vi spaventa?
Bill: Al contrario, ne siamo entusiasti. Siamo franchi: nessuno di noi è qui per caso. La gioia di far musica che seduce la folla, l’essere riconosciuti, acclamati. La via dell’artista è piena di sensazioni incredibili, di emozioni condivise, anche di eccessi, è un regalo di ogni istante. Quando ci godiamo tutto questo, la vita ordinaria sembra svanire. Tutti e quattro speriamo che questo sogno non finisca mai.
Il successo potrebbe darvi alla testa?
Gustav: Abbiamo tutti dei caratteri molto diversi, ma abbiamo le stesse ambizioni e la stessa determinazione per quanto riguarda il lavoro. Dal momento che abbiamo fatto i nostri primi passi sul palco insieme, noi sappiamo al prezzo di che sforzi otteniamo ciò che vogliamo. Nessuno di noi intende riposare sugli allori e ciascuno fa quello che può per restare un buon performer.
Con l’esperienza, la paura che precede la salita sul palco svanisce?
Bill: Per niente (ride)! Malgrado la serie di concerti, siamo sempre molto stressati prima di salire sul palco. Con il successo, la paura è ancora più intensa… niente si sostituisce all’eccitazione di esibirsi davanti al pubblico, ma i primi minuti sono spesso terrificanti.
Che cosa provate quando siete davanti a migliaia di vostre fan?
Tom: La maggior parte delle nostre fan ha la nostra età. Di colpo, tra noi esiste un’autentica vicinanza ed è questo ad essere fenomenale! Siamo totalmente sulla stessa lunghezza d’onda. E siccome il nostro pubblico è essenzialmente femminile, adoro l’idea di far sognare tante belle ragazze (sorride)…
Privatamente, com’è l’ambiente nel gruppo?
Gustav: Siamo davvero legati gli uni agli altri. Io, Bill, Tom e Georg formiamo una vera band di compagni. Dopo un concerto o un impegno di lavoro, restiamo tutti e quattro a parlarne per ore. Siamo insieme quasi tutto il tempo, anche durante i giorni di riposo.
Avete passato le vostre ultime vacanze insieme?
Bill: No, non stavolta. Tom ed io abbiamo approfittato del mese di dicembre per partire 15 giorni: avevamo bisogno di stare un po’ da soli, solo lui ed io. Abbiamo posato le nostre valige su un’isola paradisiaca delle Maldive. Anche Georg si trovava laggiù, ma su un’altra isola. In quanto a Gustav, ha preferito partire per le Hawaii.
E le ragazze, che posto occupano nella vostra vita?
Bill: Siamo in tournée la maggior parte del tempo, quindi è facile rispondere alla domanda: non c’è tempo per interessarci alle ragazze! Ad essere sincero, non ho avuto al benché minima avventura amorosa da quando il gruppo ha avuto successo, nemmeno un flirt da una sera.
Tom: Quando siamo in tournée, nessuna ragazza è autorizzata a salire sul bus: è una regola che ci siamo posti. D’altra parte, se uno di noi vuole passare la notte altrove, nessuno glielo impedisce…